All’uscita della nuova legge di bilancio 2020, leggendo i contenuti del nuovo articolo 17-bis, gli Amministratori sono saltati sulla sedia. Per gli appalti di valore superiore ad Euro 200.000,00 i condomìni devono provvedere ogni mese a verificare che l’appaltatore abbia versato i contributi di tutti i dipendenti impegnati in quel cantiere? E pure quelli dei sub-appaltatori? Sarebbe il mattone più pesante che precipita sul condominio…e sui professionisti coinvolti.

Fortunatamente NON è così. Liberiamo il campo da ogni equivoco. Con la circolare n. 1/E del 12 Febbraio 2020 l’Agenizia delle Entrate ha chiarito che i condomini non sono interessati dalla norma.

L’Agenzia scrive:

“La disposizione, come anticipato, circoscrive l’adempimento ai residenti in Italia che nei contratti di appalto forniscono manodopera utilizzando i beni strumentali di proprietà del committente o ad esso riconducibili in qualunque forma.
I coinvolti dall’adempimento sono pertanto:

…i condomìni, chiarisce la circolare, restano fuori dal perimetro di applicazione della disposizione, perché non detenendo in qualunque forma beni strumentali, non possono esercitare alcuna attività d’impresa o agricola o attività professionale. Per le stesse ragioni sono esclusi gli enti non commerciali (enti pubblici, associazioni, trust eccetera) limitatamente all’attività istituzionale di natura non commerciale svolta.”

13.02.2020 – Marco Firmo – Studio Associato Firmo